Conoscendo in modo dettagliato i pesi, la geometria e le caratteristiche dei materiali, la prova di identificazione dinamica consente di acquisire informazioni in merito alla rigidezza, al modulo elastico e al grado di vincolo della struttura da analizzare.
Attraverso acquisizioni dinamiche, eseguite con accelerometri triassiali collocati in posizione opportuna sui solai, si determina tramite la trasformata rapida di Fourier lo spettro di risposta in frequenza. Da quest’ultimo si ricavano i valori sperimentali delle frequenze dei primi modi di vibrare.
Successivamente, viene creato un modello numerico agli elementi finiti, simulando il comportamento strutturale e studiando la risposta nei confronti di una eccitazione dinamica.
Il continuo confronto tra l’analisi teorica e quella sperimentale consente di affinare sempre più il modello numerico, fino alla sua ottimizzazione, ossia fino alla restituzione delle stesse frequenze e degli stessi modi di vibrare rilevati sperimentalmente.
Raggiunta una soddisfacente corrispondenza tra il comportamento dinamico sperimentale e analitico, si individuando le grandezze caratteristiche equivalenti, con le quali è possibile eseguire il calcolo statico.